In termini di esclusione politica, economica e sociale i rifugiati palestinesi in Libano vivono in condizioni nettamente peggiori rispetto ai palestinesi che vivono in Siria o in Giordania: il “trasferimento”, cioè lo stanziamento definitivo, è, infatti, formalmente proibito dalla costituzione libanese.
Paese: Libamo
Finanziatore: Ministero degli Affari Esteri
Data Inizio: Ottobre 2005
Durata: 3 anni
Settore: Formazione, beni culturali, rifugiati
Beneficiari: 12.500 minori dei 2 campi profughi palestinesi di
tripoli e tiro, 2.500 giovani libanesi, 2.000 adulti delle 2 comunità
Partner: the National institution of social care and vocational
training (ong locale), comuni di Tripoli e Tiro
In Corso: No
I minori rappresentano il 35% circa della popolazione dei campi profughi palestinesi in Libano (circa il 55% se si considerano i giovani fino ai 24 anni di età).
Un intervento in loro favore ha quindi una valenza strategica per migliorare le condizioni di vita anche dell’intera comunità.
L’intervento del CISS vuole migliorare le prospettive di vita dei giovani palestinesi (maschi e femmine) dei campi profughi, con attività articolate in quattro gruppi, rappresentativi di altrettante aree tematiche di bisogni: attività culturali, educative, ricreative, di animazione e divulgative ad ampio spettro in cui i giovani possano facilmente integrarsi; consolidamento delle capacità di leadership e formazione in diritti umani e peacekeeping per i giovani, formazione professionale ed avviamento al lavoro in nuove professioni nel campo dell’arte, della cultura e dell’informatica; creazione ed avviamento due “Centri multiculturali polivalenti” all’interno dei campi profughi e formazione di due cooperative giovanili multiservizi per la loro gestione futura.